LA FESTA DEL LAVORO: OPPORTUNITA’ E COMPETENZE

TRA FESTA DEL LAVORO E RECOVERY PLAN

Ricordo un’espressione di Giovanni Sartori che a un di presso così diceva: “Più che pensare, o meglio prima di pensare a distribuire la ricchezza, occorre pensare a produrla”, ed è una frase che mantiene intatta tutta la sua verità.

Che il lavoro sia a fondamento del vivere civile, della comunità, ce lo ricorda la nostra Costituzione con l’art. 1: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

Le norme, si sa, anche quelle fondamentali, non possono rimanere solo enunciazioni di principi, belli, accattivanti, ragionati, ma debbono potersi tradurre in scelte e iniziative concrete.

Per questo molto saggiamente i padri costituenti, all’art. 3 precisano: … “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Nelle circostanze attuali pare che la presidenza Draghi possa e debba consentire al paese di recuperare non pochi dei ritardi registrati nel corso degli ultimi decenni nell’ammodernamento delle strutture giuridiche, amministrative, dei servizi.

I tempi, almeno all’apparenza, sono maturi.

L’Unione Europea ha messo a disposizione dei singoli paesi, in ragione delle difficoltà registrate a causa della pandemia da coronavirus, notevoli quantità di risorse finanziarie; la responsabilità della gestione dell’emergenza affidata ad una personalità di notevole spessore internazionale, e soprattutto sganciata dalla tutela interessata dei singoli partiti, depongono a favore di una scommessa difficile ma che potrebbe dare risultati impensabili fino a qualche mese addietro.

Nei prossimi giorni sapremo qualcosa di più preciso su come saranno strutturati i progetti presentati a Bruxelles per l’ammodernamento del paese, e un pizzico di ottimismo ci sfiora.

Ciò su cui ora intendiamo soffermarci è come i cittadini, i giovani, devono attrezzarsi per non rimanere al palo, per cogliere positivamente le opportunità che le nuove occasioni dischiudono alle nuove generazioni. Occorre essere chiari.

Alle possibilità che dovrebbero profilarsi all’orizzonte occorre predisporsi con la consapevolezza che non c’è futuro, nel mondo del lavoro, senza competenze acclarate e verificate.

Lo ripete spesso il Presidente del Consiglio, gli fanno eco industriali, educatori: il passaporto per l’occupazione e per la rinascita del paese è costituito dal culto della competenza, che non deve rimanere solo slogan sbandierato ai quattro venti, ma costruzione continua di conoscenze, di esperienze, di abilità da immettere nel mercato del lavoro, e capaci di restituire dignità alla persona, che possa guardare al futuro con speranza, e contribuire ad un futuro meno incerto e tenebroso della realtà del paese.

La scuola, i centri di formazione, le tante agenzie educative presenti nella società, devono adoperarsi per favorire nei giovani l’acquisizione delle competenze che servono al paese.

Tali competenze, abilità conoscenze e la loro spasmodica ricerca è divenuta sempre più forte con l’avvento della pandemia che ha portato tutta la popolazione italiana e non ad affrontare sfide mai conosciute prima.

A cura del Dirigente Scolastico, Professore Nicola Prebenna

 

 

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED IL MONDO DEL LAVORO: UN CONNUBIO VINCENTE

Da sempre esiste un forte legame tra la formazione professionale ed il mondo del lavoro ed in particolare nei periodi di difficoltà essa rappresenta un fattore strategico sul quale investire per dare impulso allo sviluppo economico ed occupazionale.

Tale stretto legame è rilevante sia per le aziende, sia per le persone che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro.

Basti pensare alla riorganizzazione del lavoro che hanno dovuto affrontare le aziende italiane ricorrendo a strumenti prima utilizzati di rado come lo smart working, una modalità di lavoro da remoto che ha evidenziato mancanza di mezzi e di competenze all’altezza nella conoscenza dei software da utilizzate e nella dimestichezza nell’utilizzo di sistemi cloud e di tutte le app richieste.

Soltanto le aziende virtuose, quelle che hanno investito da sempre nella formazione sono riuscite non solo ad uscire indenni dalla crisi economica attuale divenendo addirittura più competitive rispetto al passato.

I corsi di formazione professionale rappresentano sicuramente un percorso attraverso il quale acquisire quelle competenze oggi tanto richieste in un mercato del lavoro sempre più concorrenziale e per questo esigente.

La nostra agenzia formativa, Centro Scolastico Carlo Cattaneo s.r.l., con sedi ad Avellino ed Ariano Irpino, offre da sempre un servizio di accoglienza ed orientamento che ha come finalità quella di riuscire a creare un rapporto indissolubile tra le attitudini del candidato e l’offerta formativa in essere, con il fine di garantire quella consulenza necessaria per compiere la “scelta migliore”, anche e soprattutto tenendo conto dell’evoluzione della domanda occupazionale di ogni singolo settore di riferimento.

Nell’ultimo anno ci si è resi conto che in determinati settori professionali le opportunità occupazionali non sono cessate, anzi sono aumentate.

Ciò è avvenuto in particolare nel settore sanitario, e per due figure che rientrano nel novero delle Qualificazioni regionali afferenti al “Quadro Nazionale delle Qualificazioni Regionali“, nell’ambito del Repertorio Nazionale, di cui al D.Lgs. n. 13/2013.

Tali figure professionali regolamentate sono quelle dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) e dell’Assistente di studio Odontoiatrico (ASO).

L’OSS è una figura di supporto all’infermiere che garantisce l’assistenza di base a pazienti totalmente o parzialmente non autosufficienti.

Si occupa della cura dell’igiene personale, disbriga pratiche burocratiche, prepara e somministra i pasti, sanifica, disinfeziona, sterilizza ambienti e strumenti, rileva i parametri vitali, trasporta il materiale biologico, offre assistenza per la prevenzione delle piaghe da decubito, vigila sulla corretta assunzione della terapia.

Essa può trovare collocazione occupazionale in Aziende Ospedaliere, presidi Ospedalieri, case di cura, case di riposo, case albergo, RSA , REMS, Comunità tutelari e nel settore dell’ home care.

L’Assistente di Studio Odontoiatrico, opera, invece, all’interno delle strutture medico – odontoiatriche pubbliche e private e ha molteplici funzioni.

Egli infatti si occupa dell’accoglienza dell’utente, prepara la postazione di lavoro e gli strumenti necessari al dentista per svolgere i vari interventi.

Ha inoltre il compito di passare gli strumenti al dentista, fornendo assistenza continua. Risistema poi gli strumenti utilizzati smaltendo i materiali monouso seguendo pedissequamente le normative vigenti, disinfettando e sterilizzando gli strumenti utilizzati.

Ma l’ASO ha anche compiti di carattere amministrativo. Infatti cura l’agenda degli appuntamenti, archivia le cartelle cliniche, gestisce i pagamenti e controlla le scorte di materiale preparando eventuali ordini per le forniture odontoiatriche.

E’ una figura dunque complessa che richiede competenze eterogenee comunque capaci di amalgamarsi alla perfezione; competenze tecniche e di settore fino ad arrivare a conoscenze di base relative a materie di carattere economico, informatico e psicologico.

Entrambi i corsi possono essere svolti in questo periodo emergenziale nel pieno rispetto delle normative Regionali che, prevedono per ambedue i percorsi formativi una formazione totalmente online per quanto riguarda la parte teorica (70% delle ore totali in modalità sincrona, 30% in modalità asincrona), mentre le attività laboratoriali e stage vengono svolte in sede e presso le strutture convenzionate.

A cura del Responsabile della Formazione Professionale, Dott. Vittorio Scaperrotta

SEDE DI AVELLINO: via Emilio G. Turco, 28 - Tel. 0825 30360 – Fax 0825 30360 _____ SEDE DI ARIANO IRPINO: via Fontananuova, 80 - Tel. 0825 872724 – Fax 0825 872724